Odi (Bibbia)

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Odi è un breve testo scritto in greco aggiunto dalla tradizione cristiana nella versione greca della Bibbia detta Settanta. Le Odi compaiono nei manoscritti a partire dal V secolo: mancano nei codici Vaticano e Sinaitico (IV secolo), ma sono già presenti nel codice Alessandrino (V secolo). È considerato canonico dalla sola Chiesa ortodossa, mentre per le altre confessioni cristiane rappresenta un apocrifo dell'Antico Testamento. Non va confuso con l'apocrifo Odi di Salomone, distinti a loro volta dai Salmi di Salomone.

È una raccolta di 14 inni (13 senza la Preghiera di Manasse) presenti nell'Antico e nel Nuovo Testamento con lievi variazioni testuali. È nato probabilmente come compendio ad uso liturgico.
Dieci odi sono tratte dall’Antico Testamento; di cui le prime otto sono le odi che la chiesa greca aggiunse al Salterio. Dal Nuovo Testamento sono tratti i cantici conosciuti come Magnificat, Benedictus e Nunc dimittis; ma mentre il cantico di Maria (Magnificat) e quello di Zaccaria (Benedictus) sono raccolti insieme sotto l’Ode n. 9, il cantico di Simeone (Nunc dimittis) è indipendente come tredicesima ode.
La quattordicesima ode è conosciuta comunemente nella liturgia cristiana e usata ancora oggi come Gloria in excelsis Deo; si tratta di una creazione della Chiesa antica: è attestata, con il nome di hymnus angelicus, già all’epoca di Papa Telesforo (128-139 d.C.) nel "Liber Pontificalis".


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